Clinica Ginecologica Ostetrica - Azienda Ospedale Università Padova - Padova, Provincia di Padova

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Esperienza deludente

Sono arrivata al pronto soccorso ostetrico ma l’accoglienza è stata fredda e sbrigativa.Il personale sanitario sembrava stanco e poco empatico, e alcune infermiere hanno fatto commenti fuori luogo.
La visita è stata veloce e poco rassicurante: nessuna spiegazione chiara, solo frasi frettolose. Mi sono sentita un numero, non una persona. In un momento così delicato mi aspettavo maggiore attenzione e umanità.
Capisco che siano sotto pressione, ma la qualità dell’assistenza (soprattutto emotiva) lascia davvero a desiderare.

Alisa S.

Durante la mia gravidanza sono stata seguita in clinica e ho anche trascorso una settimana di ricovero in reparto. Ci sono stati aspetti positivi, come la scrupolosità dei controlli, che mi hanno fatto sentire più sicura rispetto alle visite in uno studio privato dei primi mesi. Tuttavia, ci sono stati anche punti negativi: spesso le visite vengono effettuate solo dagli specializzandi, senza la supervisione del medico strutturato. Sebbene la maggior parte degli specializzandi sia competente, non sempre l’esperienza è stata all’altezza delle aspettative.

Durante il ricovero, tutto sommato, mi sono trovata bene, anche se ho notato che la terapia veniva spesso modificata a seconda del medico di turno.

Nel puerperio, invece, la mia esperienza è stata negativa. Ho trovato il 75% delle infermiere scortesi e poco delicate, in particolare quelle più anziane.

Un elogio speciale va però alle ostetriche che mi hanno assistita durante il parto: Sofia Fabris e Cristina Ninnì. Sono due professioniste eccezionali, gentili, delicate, discrete e capaci di farmi sentire a mio agio, in sicurezza e confortata. Le ricordo con affetto e le ringrazio infinitamente. Mi considero davvero fortunata ad averle avute accanto in sala parto.

Non conosco altre realtà, però in base alla mia esperienza è sicuramente una struttura valida, con margine di miglioramento, però mi sento di consigliarla.

Diana I.

Appuntamento a mezzogiorno e il dottore un’ora dopo non è ancora arrivato la risposta dell’infermiera ’sono Andati a mangiare un boccone non c’è nessuno’

Serena D. P.

Equipe di altissimo livello, personale sanitario competente e gentile.
Un grazie di cuore al Prof. Tozzi, medico di grande prestigio ma anche di grande umanità.

Cris M.

Ho partorito di recente all'Ospedale di Padova dove ho incontrato medici attenti, scrupolosi e professionali (ad esempio la Dott.ssa Visentin) e ostetriche molto gentili sia prima che durante il parto. La stessa cosa vale per le infermiere e il personale del nido. Inoltre, nel corso dei 9 mesi di gravidanza, sono dovuta andare qualche volta al Pronto Soccorso dove sono stata trattata con rispetto e professionalità. Mi dispiace dire che in tutto questo percorso l'unica persona sgarbata che ho incontrato è stata l'ostetrica C.Panizza.

Fabio V.

Buona esperienza, qualche difficoltà nella prenotazione con il CUP ma per fortuna il personale si è rivelato disponibile e ha aiutato ad accorciare i tempi. Le Dottoresse si sono dimostrate molto gentili e professionali e sopratutto molto umane con mia Moglie straniera con la quale hanno parlato un ottimo inglese. Sinceramente abbiamo avuto una assistenza migliore in questa struttura sanitaria pubblica che in una precedente clinica privata sempre a Padova. Complimenti a chi nonostante tutte le difficoltà ancora riesce a fornire un buon servizio pubblico.

Mattea B.

Ho partorito il 2/3/23, dopo induzione con Cook balloon, in 5 ore è nata la mia Margherita. Dal ricovero in clinica tutto il personale è stato gentilissimo, preparato e disponibile. Al momento del travaglio è del parto l'ostetrica Michela è stata unica, grazie a lei e agli altri professionisti ricorderò il parto come l'esperienza più bella della mia vita.
Consiglio a tutte di farsi seguire da questi professionisti e da questo ospedale che ritengo un'eccellenza.

Maria V.

Esperienza terribile!
Ho aspettato quattro ore con il sacco rotto l’esito del tampone molecolare da sola in una stanza, il ministero della salute mi ha mandato l’esito alle sette di mattina ma serviva la firma di un medico che è arrivata alle 11.40!
L’ostetrica Michela ha confuso la sala parto con la macelleria, sgarbata, senza un briciolo di empatia. Risponde male e manca di rispetto alla persona che ha davanti scocciata da qualsiasi domanda o osservazione. Ogni volta che chiedevo qualcosa o che esprimevo un mio dubbio rispondeva senza guardarmi in faccia “sisi certo”. Ad un certo punto avevo paura che il bambino fosse in sofferenza e mi ha risposto “ma cosa vuoi saperne tu?” Senza ulteriori spiegazioni. Il burn out esiste e andrebbe preso in considerazione.
Totale mancanza di privacy, entrano ed escono dalla stanza persone in continuazione, nessuno sembra comprendere che è un momento delicato e che vedersi venti persone attorno non è il massimo in momenti del genere, ovviamente tutto senza chiedere.
Qualsiasi cosa avvenga nessuno chiede mai il tuo parere o pensa di interpellarti nonostante fino a prova contraria chi sta partorendo sia tu. Ad un certo punto una studentessa mai vista prima si è avvicinata al mio letto e ha fatto la manovra di kristeller senza un minimo di preavviso. Tutte le persone che ho incontrato sembravano scocciate da qualsiasi cosa. Le ostetriche del reparto del turno di notte se stai male ti lasciano da sola perché non possono fare niente, quando basterebbe della vicinanza, una parola..niente. Il medico che ha fatto la ventosa per far uscire mio figlio si è lamentato del fatto che dopo ore di travaglio fossi sporca, quando il bambino è uscito e l’hanno pesato è andato via commentando “tutto sto casino per 3,5 kg di bambino”.
Avevo le dimissioni alle 14 ma la dottoressa Visentin che non ho mai visto in faccia in tre giorni di ricovero è riuscita a dimettermi solo alle 18.
Tutto molto imbarazzante. Il parto è un momento unico per ogni donna, quando mi hanno messo in braccio mio figlio ero talmente scioccata da come ero stata trattata da non avere neanche la forza per essere felice. Fatevi un esame di coscienza perché il servizio che offrite è vergognoso.