Enrico B.
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DUOMO di CRISTO RE e SAN MARTINO di TOURS. È una delle Chiese più grandi della Diocesi di Treviso, edificato in stile neoromanico con influssi bizantineggianti specie all'Interno, con splendidi mosaici ispirati a quelli delle grandiose Basiliche Santuario Mariane di Murano e di Torcello nella Laguna Veneta, e della stessa Basilica Apostolica e Cattedrale Metropolitana di San Marco Evangelista di Venezia. Progettista l'ottimo Prof.Arch. Luigi Candiani, che molte e vaste Chiese ha progettato dopo la Prima Guerra Mondiale nelle Diocesi Trevigiana e in quella di Vittorio Veneto. Il Duomo di Cristo Re e San Martino di Tours, il Potentissimo e Venerato Taumaturgo Patrono e Protettore di San Martino di Lupari, che ne prende il nome, sostituisce la precedente e pur grande Chiesa Arcipretale neoclassica, eretta laddove era l'antichissima Pieve Matrice pre-romanica già abbattuta e rifatta in forme più spaziose durante il Dominio della Serenissima Repubblica Veneta. La Arcipretale, ridotta a usi profani, esiste ancora, e il suo alto è slanciato Campanile barocco di impronta tipicamente veneziana funziona ancora perfettamente come Torre Campanaria del Duomo, da cui dista pochissime centinaia di metri. Il Duomo è una struttura a croce latina a tre navate spartite da ampi archi a tutto sesto su colonne. Edificio di grande mole e bellezza, degno di essere la Cattedrale di una grande e importante Diocesi. È Chiesa Arcipretale Parrocchiale nell'ambito della Diocesi di Treviso. Sullo spiazzo alberato antistante la facciata in cotto come tutta la Chiesa, è il monumento al più illustre Figlio di San Martino di Lupari: l'Eminentissimo Carlo Agostini, Cardinale-eletto di Santa Romana Chiesa, promosso Patriarca di Venezia da Papa Pio XII nel 1949, dopo 18 anni di sapiente ministero episcopale a Padova. In quanto Arcivescovo della Seconda più Importante Sede Diocesana della Cristianita subito dopo Roma stessa, Pio XII volle annoverare Carlo Agostini tra i Cardinali di Roma, membra del Corpo del Papa e suoi intimi assistenti e ausiliari nella Guida Spirituale della Sacrosanta Apostolica Diocesi Romana. Alla fine del 1952 Papa Pacelli annunciò la Convocazione di un Concistoro segreto per il febbraio successivo per procedere alla Creazione Canonica di un folto numero di Cardinali, pubblicando a Roma e al Mondo i Nominativi dei prescelti. Tra essi ovviamente Carlo Agostini. La cui elevazione al Sacro Cardinalato Romano non fu mai giuridicamente perfezionata perché il Cardinale eletto e Patriarca di Venezia venne a morire poche settimane dopo l'annuncio solenne prima del cadere dello stesso 1952. Egli non indossò mai le purpuree vesti, non venne mai preposto come Cardinale Titolare ad una Chiesa di Roma, non esercitò mai le prerogative proprie dell'ufficio e ministero Cardinalizi accanto al Papa e agli altri Cardinali pur restando a Venezia come Patriarca, cioè Super-Arcivescovo. Nel Concistoro segreto del febbraio 1953 Papa Pio XII prima di procedere alla nomina canonica solenne dei Cardinali eletti alla fine del precedente anno, nel rivolgersi ai Cardinali di precedente creazione ricordò Colui il cui nome era stato costretto a depennare per sopravvenuto decesso dalla lista dei nuovi Cardinali di Roma, il Patriarca di Venezia Carlo Agostini " che il Signore ha voluto richiamare a Se' per concedergli Ben Più Alta Dignità di quella che Noi, Papa di Roma, volevamo e dovevamo conferirgli per il Bene Sempre Maggiore di Questa Nostra Santa Chiesa Romana" (Papa Pio XII, Cardinale Eugenio Pacelli, eletto alla Cattedra Episcopale di Roma nel 1939, morto nel 1958 nella Residenza Pontificia di Castelgandolfo).